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Vaccini contro l’influenza, adesione massiccia nell’Asl Bari

La Redazione
​190mila dosi distribuite in tutti i comuni della Città Metropolitana
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A pochi giorni dall’avvio della campagna anti influenzale, l’ASL Bari ha già erogato il 75% dei vaccini totali distribuiti nel corso dell’intero anno scorso.

Il Dipartimento di prevenzione ha infatti concluso la consegna della prima tranche di dosi vaccinali partita lo scorso 22 ottobre, a seguito della prima fornitura ricevuta dalle ditte produttrici. Nel dettaglio ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta di tutti i comuni presenti nel territorio di competenza della azienda sanitaria sono state consegnate finora 190mila dosi, di cui 110mila di Vaxigrip (dai 6 mesi di vita in poi) e 80mila di Fluad, (a partire dai 65 anni) per un totale di 400mila dosi ordinate.

A partire dal 10 novembre saranno consegnate altre 50mila dosi di Vaxigrip e 20mila di Fluad. Il resto del quantitativo ordinato dalla ASL a marzo e sottoscritto a luglio tramite contratto dipenderà dalla capacità produttiva delle aziende farmaceutiche che stanno rispondendo alla adesione massiccia della popolazione alla campagna vaccinale che quest’anno ha superato il 50%. La distribuzione dunque – prosegue nei tempi e con regolarità, in linea con l’andamento della influenza previsto e mira ad una soddisfazione adeguata delle richieste.

«Mentre in passato abbiamo assistito a cali di adesione alla campagna per la prevenzione della influenza rispetto ad un obiettivo nazionale di almeno il 75 per cento di copertura vaccinale della popolazione a rischio per cui non riuscivamo a superare il 51 per cento, oggi al contrario è evidente una sensibilità nuova da parte dell’utenza che rassicura sul buon rapporto tra popolazione e sistema sanitario regionale», spiega il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Domenico Lagravinese.

In ragione dell’aumentato numero di persone che fanno richiesta di al vaccino antinfluenzale e in concomitanza con l’emergenza Covid, la Regione ha quadruplicato gli acquisiti rispetto ai quantitativi degli anni precedenti, con 2,2 milioni di dosi prenotate e di conseguenza l’azienda sanitaria di Bari ha provveduto a rifornirsi con un numero molto più elevato di dosi per la campagna 2020-2021 contro l’influenza.

«La finalità è quella di far vaccinare il più possibile – prosegue Lagravinese – e mettere i clinici nelle condizioni di fare una diagnosi differenziale tra influenza e Covid. C’è poi una questione preventiva, perché l’influenza indebolisce le difese immunitarie e quindi rende permeabile l’organismo ad altre infezioni, compresa quella generata dal coronavirus».

Dopo l’avvio delle vaccinazioni destinate a categorie a rischio, operatori sanitari e personale dei servizi essenziali, l’azienda sanitaria ha definito le modalità organizzative per assicurare una copertura estesa in relazione alla aspettativa della popolazione, molto più sensibile alla prevenzione della influenza, per via della emergenza sanitaria in corso.

Quest’anno la distribuzione delle dosi vaccinali è stata inoltre semplificata, grazie alla convenzione con una piattaforma logistica incaricata da Asl per il tramite del Dipartimento di prevenzione, di fornire il vaccino direttamente al domicilio del medico. Gli operatori del Sisp stanno monitorando l’arrivo dei quantitativi e la successiva distribuzione in programma ai singoli medici e ai singoli pediatri. Per i medici che ne facciano richiesta, c’è inoltre la possibilità di rivolgersi direttamente al distributore, previo accordo con il Dipartimento di prevenzione.

domenica 8 Novembre 2020

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C.F.
C.F.
3 anni fa

Ovviamente la regione ha fatto acquisti massicci e rifornisce la asl bari. Bari, la patria della movida e del “me ne fotto” risposto alle forze dell'ordine quando cercavano di far rispettare distanziamento e sicurezza. E per le altre asl non è dato sapere. Ed io, che da 30 anni faccio il vaccino antinfluenzale pur non essendo categoria a rischio (ma ricordo bene quanto me la sono vista brutta quando l'influenza mi ha beccato), per essere residente in provincia di Taranto posso pure crepare. Non posso acquistarlo in farmacia, come sempre fatto, perché la regione, esaurita la coda di anziani e malati, deve farlo gratis ai mantenuti della movida barese.