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Il ministro Sergio Costa in visita al Parco dell’Alta Murgia. Presente il sindaco Chieco

La Redazione
Il Primo Cittadino, a Gravina in Puglia, con gli altri dodici Sindaci dei Comuni del Parco. ​Condivisi col Ministro la candidatura a Geoparco Unesco e le azioni per il suo sviluppo sostenibile
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«Il Parco dell’Alta Murgia è uno scrigno di bellezze di alto pregio. Mi ha entusiasmato non poco visitare il celebre Castel del Monte e ammirarne dal vivo l’architettura a ottagono, che lo contraddistingue a livello mondiale. Ringrazio l’Ente Parco per la calorosa accoglienza e l’interessante confronto con le istituzioni presenti, che mi hanno reso partecipe delle dinamiche del territorio».

Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa in visita ieri mattina al Parco Nazionale dell’Alta Murgia, dove ha incontrato il presidente dell’Ente, Francesco Tarantini</strong>; i Sindaci e il presidente della Comunità del Parco, Antonio Decaro</strong>; il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano</strong>; il comandante regionale dei Carabinieri Forestali, Antonio Danilo Mostacchi</strong>; e le associazioni agricole.

Il tour nazionale di Sergio Costa nelle aree protette ha fatto tappa a Gravina in Puglia, nel cuore dell’Alta Murgia, per un incontro istituzionale nella sede dell’Ente, e ad Andria per conoscere le venti guide ufficiali del Parco. Durante l’incontro sono state illustrate al ministro le attività svolte nell’ultimo anno, indirizzate al contenimento delle emergenze, alla conservazione degli habitat e delle specie e alla fruizione del territorio. Tre, dunque, gli assi su cui il Parco Nazionale dell’Alta Murgia sta lavorando, con un piano di azioni che unisce tutela e sviluppo sostenibile.

«Ringrazio di cuore il ministro Costa per aver visitato il nostro Parco e per l’attenzione costante rivolta alle aree protette, che considera un motore del benessere e dell’economia del nostro Paese – ha dichiarato Francesco Tarantini, presidente del Parco -. Più volte abbiamo constatato il suo l’impegno nel valorizzare i parchi ed è stato un onore illustrargli le attività che stiamo portando avanti. Stiamo lavorando per migliorare la fruizione del territorio e al tempo stesso risolvere le criticità che lo affliggono, a partire dall’emergenza cinghiali e dall’abbandono dei rifiuti che danneggiano la biodiversità. Ci siamo candidati a divenire Geoparco Unesco per valorizzare il patrimonio geologico pugliese e dare all’Alta Murgia il risalto che merita».

Sul fronte gestione emergenze, il Parco ha annunciato la creazione di una task force per frenare il moltiplicarsi dei cinghiali che impattano sulla biodiversità e sulle attività agricole, mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini.

Per fermare l’abbandono dei rifiuti entra in campo “Alta Murgia Free Waste”, un progetto per sensibilizzare gli abitanti del Parco sul loro corretto conferimento e reprimere l’abitudine di abbandonarli nell’ambiente naturale.

Per contrastare invece la piaga degli incendi, nell’ambito della campagna Aib 2020, il coinvolgimento delle aziende agro-zootecniche ha permesso di aumentare i punti di approvvigionamento idrico nei boschi grazie a serbatoi d’acqua installati nei terreni degli agricoltori, che hanno facilitato le attività di spegnimento, mentre la campagna “Non mandare in fumo il Parco” ha sensibilizzato la popolazione sulle azioni volte a ridurre il rischio incendi.

Presente anche il sindaco Pasquale Chieco, con gli altri dodici Sindaci delle città del Parco dell’Alta Murgia.

«Al Ministro – dichiara il Primo Cittadino – abbiamo illustrato le sfide che attendono il nostro territorio nel prossimo futuro sui temi della tutela dell’ambiente e della valorizzazione dei nostri tesori e delle nostre produzioni tipiche. Sfide che si vincono partendo dal basso, con un necessario lavoro di sintesi e di proposta da parte dei sindaci e delle amministrazioni locali in sinergia con il Parco e con la Regione.

Il Parco dell’Alta Murgia ha tutte le carte in regola per diventare uno dei principali motori di crescita per il nostro territorio, anche facendo da collettore di progetti sovraterritoriali provenienti dalla rete dei Comuni del Parco e da realizzare intercettando (anche) le risorse del Recovery fund.

Abbiamo trovato nel Ministro un interlocutore attento e preparato, consapevole di come sia indispensabile far convergere i processi di tutela con quelli indirizzati a uno sviluppo sostenibile.

Una proficua mattinata di lavoro che ci spinge ad accelerare verso precisi obiettivi e progetti concreti per cogliere opportunità irripetibili per la nostra Ruvo di Puglia e per tutto il comprensorio dell’Alta Murgia».

domenica 4 Ottobre 2020

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