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“Mezza Pagnotta” tra i migliori ristoranti nella guida TCI 2020

Irene Tedone
Al Festival della Gastronomia 2019, premiati gli alberghi e ristoranti inclusi nella guida 2020 del Touring Club Italiano. Tra essi il ristorante di Vincenzo e Francesco Montaruli per la buona cucina.
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Certo che la prima
volta è sempre la prima volta! Ce ne fosse una seconda, una terza o una serie
infinita di volte successive alla prima, ma quella volta lì, quella prima
volta, quella che proprio non te l’aspettavi, che ti batteva il cuore a mille,
che le emozioni dentro te disorientate si scontravano a casaccio come birilli
senza equilibrio, ha un sapore così intenso che finisce, poi, che non la
dimentichi più.

E noi che curiosi lo
siamo di natura, non ci siamo lasciati sfuggire la ghiotta occasione di
chiedere ai fratelli di Mezza Pagnotta, Francesco e Vincenzo Montaruli, proprio a loro, testardi e instancabili
corteggiatori di Sua Altezza Reale, la Murgia, quanto speciale sia risultata
la loro prima volta nella guida del TCI (Touring Club Italiano), la guida dei
migliori ristoranti e alberghi del nostro Belpaese.

Se dobbiamo dirla
tutta, però, i due Montaruli, young sulla carta ma vecchi romantici
nell’approccio con la natura, di prime volte, a oggi, ne hanno collezionate a
iosa, una sull’altra, gioia su gioia, soddisfazione su soddisfazione, titolo su
titolo e, probabilmente, è finita che ci hanno fatto pure il callo.

E niente, lo
confermano, l’emozione della prima menzione nella guida dei migliori ristoranti
d’Italia fa un certo effetto, come negarlo!?

È la meritata
gratifica, dicono con una punta d’orgoglio, a un gioco simbiotico che sin dal
principio ha visto impegnato il team di Mezza Pagnotta nel senso unico del
rispetto per la natura, nella venerazione dei ritmi miracolosi della terra,
della pioggia e del sole, nel culto della zappa e delle mani nella terra,
nell’amore per una cucina povera ma ricca, nella variabilità del menù perché
«in tavola arriva ciò che raccogliamo e non ciò che compriamo».

Diciamo, quindi, che dopo il
titolo di “Chef emergenti territorialità”, conquistato lo scorso anno
a Roma nel corso del Festival della Gastronomia, le Officine Farneto hanno
ormai il profumo di casa per i talent di via Rosario.

È stato Luigi
Cremona, consulente per la ristorazione e l’informazione alberghiera del
Touring Club Italiano, a presentare in anteprima, nel corso della edizione
2019 del Festival della Gastronomia,
a fine di ottobre a Roma, la guida TCI “Alberghi e Ristoranti
d’Italia 2020”, nella quale la cucina etnobotanica dei Mezza Pagnotta è
menzionata, meritatamente, come “buona cucina del Sud Italia”. Ai due
chef è stato conferito, tra l’altro, il premio speciale “Buona Cucina”.

Non hanno perso

tempo in quell’occasione i Montaruli per cercare di sradicare il preconcetto

atavico sull’estrazione sociale, diciamo così, dei cibi che portiamo in tavola.

«Dovremmo smetterla una volta per tutte – sostengono fervidamente i
fratelli – col binomio cicoriella della murgia uguale cucina povera e gambero
rosso di Gallipoli uguale cucina ricca. La verità è che in entrambi i casi
siamo di fronte a prodotti con una loro autenticità che prescinde da tutto
il resto, ricca è l’una, ricco è l’altro!».

Complimenti a Mezza
Pagnotta.

lunedì 18 Novembre 2019

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Joe Kage
Joe Kage
4 anni fa

Great newspaper article. Congratulation Irene Tedone.

Joe
Founder of Christopher magazine

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