La collettiva fotografica “Murex – Murge in autunno” intende essere un’ode all’autunno murgiano ruvese.
Negli spazi di piazza Cavallotti 25, sino a oggi 15 novembre, è possibile ammirare i colori, le forme, lo spirito della Murgia ruvese attraverso gli occhi di sette fotografi, professionisti e amatoriali: Anna Rosaria Affatato; Emanuele Biancolillo; Mariateresa Camerino; Giuseppe Carlucci; Carla Pellicani; Lillo Piarulli e Biagio Stragapede.
In più di venti fotografie, è narrato l’autunno murgiano ruvese, con le sue brume grigio perla che svelano, man mano che si penetra la cortina, le ferule snelle; con il suo jazzo protetto da un raro e antico fragno che non perde mai foglie ma ha un’eterna e folta chioma cromaticamente cangiante che avrebbe ispirato Seurat; e poi i suoi funghi dalle forme bizzarre – la mostra è uno degli eventi inseriti nella programmazione della quindicesima Sagra del Fungo Cardoncello, conclusasi qualche giorno fa.
Una pietra e un tronco tormentato, plasmato da intemperie, danno vita a mitiche figure ancestrali dei boschi e delle ampie distesa di pietre appuntite, di murici, appunto, da cui prende il nome la collettiva.
Tra le opere, il biancospino, la rosa canina e il cardo, colori e profumi di un territorio. Per questo la mostra Murex è identitaria: narra lo spirito di un territorio, del suo cielo, delle sue pietre, delle creature che lo animano. Primissimi piani, primi piani, dettagli e paesaggi consueti che, con i colori violenti di un tramonto, assumono una diversa prospettiva .
“Murgia, terra aspra e solita, magica e irripetibile. Murgia, cielo dei tramonti e delle aurore. Murgia: poesia di una terra dai cento contrasti. Murgia, luogo della transumanze, dei falchi dalle grandi ali, della quercia roverella. Murgia: ventaglio di parole, colori suoni sapori. A chi crede, come noi, che la Murgia sia tutto questo”: così gli autori hanno voluto cantare il proprio amore per la loro terra.
La mostra, a ingresso gratuito, è visitabile dalle 18.30 alle 21.00.