Cresce la ristorazione pugliese nella Guida Michelin 2020. Nella nuova edizione sono 11 i ristoranti pugliesi che possono fregiarsi della preziosa stella. Accanto ai confermati Pashà di Conversano, Angelo Sabatelli di Putignano, Già sotto l’arco di Carovigno, Antonella Ricci-Vinod Sookar di Ceglie Messapica, Cielo di Ostuni, Due camini di Savelletri, Bacco di Barletta, Quintessenza di Trani e Bros’ di Lecce, spuntano le novità: Memorie di Felix Lo Basso a Trani e Casamatta a Manduria. In realtà i premiati dalla guida erano dodici, ma Umami di Andria ha comunicato la chiusura.
Trionfo dunque per Trani che diventa la città più stellata di Puglia, mentre la provincia che riscuote più consenso da parte degli ispettori della guida della Michelin resta quella di Brindisi con ben quattro ristoranti. Segue Bat con tre, Bari con due e Lecce e Taranto con uno ciascuno.
Nella categoria Bib Gourmand, ovvero le tavole che offrono un notevole rapporto qualità prezzo, sono 16 gli indirizzi pugliesi consigliati da Michelin: Upepidde a Ruvo di Puglia, Pantagruele a Brindisi, Cibus a Ceglie Messapica, Osteria Piazzetta Cattedrale a Ostuni, Il Turacciolo e Antichi sapori a Andria, 31.10 Osteria Lorusso a Bisceglie, La Tradizione-Cucina Casalinga a Minervino Murge, Le Antiche Sere a Lesina, La fossa del grano a Monte Sant’Angelo, Al Dragone e Il Capriccio a Vieste, L’Acchiatura a Racale, La Cuccagna a Crispiano e La Barca a Pulsano.
Lo scopo del team degli ispettori è scoprire nuovi Bib Gourmand in tutti gli angoli d’Italia, dalle grandi città ai piccoli centri raggiungibili per strade sterrate. Il rapporto qualità-prezzo è certamente un elemento essenziale nella selezione, ma prioritaria è la passione per la tavola che crea l’atmosfera dei ristoranti Bib Gourmand, in cui si gustano ricette spesso ispirate alla tradizione.