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Il Parco nazionale dell’Alta Murgia protagonista al Congresso mondiale dei Bio-Distretti

La Redazione
​Il direttore del Pnam Domenico Nicoletti ha parlato di quanto la Carta europea per l'Agro-Ecologia (Cea) sia importante per le aree protette e per la tutela del patrimonio naturale e culturale​​
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Il Parco nazionale dell’Alta Murgia è stato protagonista, nei giorni scorsi, al Congresso mondiale dei Bio-Distretti/Eco-Regioni, nel villaggio di Monsanto nel Comune di Idanha-a-Nova in Portogallo, nell’ambito del Forum mondiale dell’Innovazione Rurale.

Il direttore del Pnam Domenico Nicoletti è stato nominato, dal Direttivo dei Bio-Distretti, componente del Comitato scientifico e ha relazionato sul Bio-Distretto dell’Alta Murgia in uno scambio di conoscenze e buone pratiche tra le delegazioni dei diversi Paesi.

Ha parlato di quanto la Carta Europea per l’Agro-Ecologia (Cea) sia importante per le aree protette, per la tutela del patrimonio naturale e culturale e il continuo miglioramento della gestione dell’agricoltura a favore dell’ambiente, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori. Obiettivi da perseguire attraverso l’elemento centrale della Carta sono la collaborazione tra tutte le parti interessate a sviluppare una strategia comune e un piano di azione per lo sviluppo agro-ecologico sulla base di un’analisi approfondita della situazione locale.

I temi che verranno sottoposti a Europarc per la proposta di una Carta europea per l’agroecologia per le aree protette sono stati esposti in una vetrina internazionale in cui il direttore Nicoletti ha proposto l’idea dell’Ente Parco per la creazione di uno strumento metodologico che permetta una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo dell’agro-ecologia sull’esperienza della Cets (la Carta europea per il turismo sostenibile). Obiettivi fondanti della Carta sono il miglioramento della conoscenza e il sostegno alle aree protette d’Europa, che devono poter essere preservate e tutelate per le presenti e future generazioni. I principi della Carta riguardano il lavoro in partnership che coinvolga tutti coloro che sono implicati nel settore agro-ecologico dell’area protetta, per il suo sviluppo e la sua gestione; l’elaborazione di una strategia per l’agricoltura sostenibile e un piano d’azione con la responsabilità di tutti gli attori coinvolti; la tutela e il miglioramento del patrimonio naturale e culturale per proteggere le risorse da un’agricoltura ad alto impatto ecologico e ambientale per la salute umana; la garanzia di un elevato livello di qualità in tutte le fasi della produzione e delle filiera agro-ecologica; la comunicazione efficace ai visitatori delle caratteristiche proprie ed uniche delle produzioni agro-ecologiche sino all’educazione al gusto e al mangiare sano; la promozione di prodotti specifici locali attraverso un’agricoltura legata alla stagionalità ma soprattutto alle caratteristiche tradizionali locali che aiutino a conoscere e scoprire il territorio; il potenziamento della conoscenza dell’area protetta e dei temi della sostenibilità tra tutti gli attori coinvolti nel settore agro-ecologico; un sostegno all’agricoltura che non comporti costi per la qualità della vita delle comunità locali residenti e accresca i benefici provenienti dall’agro-ecologia per l’economia locale e il monitoraggio dei flussi di accesso alle produzioni agro-ecologiche che vadano verso la diversità, la stagionalità e la una riduzione degli impatti negativi sulla fertilità dei suoli sui quali il Parco avvierà studi specifici attraverso un polo di informazione alle aziende del territorio.

Il Congresso è stato inoltre occasione per la messa a punto di strategie per il consolidamento della Rete Internazionale dei Bio-Distretti/Eco-Regioni e lo sviluppo di politiche locali, nazionali e internazionali.

mercoledì 24 Luglio 2019

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