In merito alle origini e alla denominazione dell’edificio del centro storico nel quale dovrebbe sorgere un ostello, secondo quanto reso noto da una nota dell’Amministrazione comunale, ci giunge in redazione una precisazione a firma di Cleto Bucci, già ispettore onorario all’Archeologia per il territorio di Ruvo di Puglia e Console Regionale per la Puglia del Touring Club Italiano, oltre che profondo conoscitore della storia locale.
«Premesso che un monastero dei Benedettini nella nostra città non è mai esistito – scrive -, forse si confonde col “Monastero di San Matteo sotto la regola di san Benedetto”, riservato solo al ramo femminile, ubicato un tempo tra via Ostieri e via Le Monache a Ruvo.
Va comunque segnalato che questo monastero ormai non esiste più perché abbattuto in parte nel 1941 e in parte nel 1962.
La parte che “forse” diventerà ostello (attualmente Uffici della Ragioneria Comunale e un tempo Biblioteca Comunale ed ECA) è l’immobile costruito alcuni decenni addietro sul sito parziale del vecchio Convento e della chiesa di San Matteo.
Quindi è improprio scrivere che il “Monastero dei Benedettini diventerà un Ostello” quando il monastero non esiste più.
Qualche immagine di quel vecchio Monastero e alcune notizie più dettagliate in merito si possono leggere in “Delle antiche chiese di Ruvo” Pegasus edizioni 2015.
La “bifora” ricollocata sulle Mura Aragonesi di via Fornello è quanto rimane oggi di quel vecchio Convento».