Politica

Riordino ospedaliero, Ninni Gemmato ricorda a Emiliano la promessa di un incontro con i Sindaci

La Redazione
​Il sindaco di Terlizzi posta su Facebook una foto del 2 giugno scorso con suo fratello Marcello, deputato di Fratelli d'Italia, il governatore pugliese e il primo cittadino di Ruvo di Puglia​
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Nella giornata di ieri, il sindaco di Terlizzi Ninni Gemmato ha postato sulla sua pagina Facebook una foto – che vedete a corredo dell’articolo – nella quale è ritratto insieme a suo fratello Marcello, deputato di Fratelli d’Italia, al governatore pugliese Michele Emiliano e al primo cittadino di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco.

«Era il 2 giugno, a Bari, al termine della cerimonia della Festa della Repubblica – spiega poi nel post di accompagnamento -. Non c’erano, come non ci sono oggi, appuntamenti elettorali in vista; non c’erano giornalisti, non c’erano palcoscenici mediatici: un incontro schietto scevro da ogni intento polemico.

Per l’ennesima volta chiedemmo al presidente Emiliano un confronto con i sindaci del territorio per affrontare il tema salute. Non solo a Terlizzi, non solo a Molfetta, non solo a Corato. In tutto il Nord Barese. Perché se a Molfetta si cancella Urologia il danno è anche per i terlizzesi, per i ruvesi, per i coratini. Se a Corato manca una unità di terapia intensiva coronarica il rischio è anche per i terlizzesi, per i molfettesi, per i ruvesi.

Insomma, mettemmo in chiaro subito che il nostro obiettivo non era e non è quello di salvaguardare un campanile a scapito di un altro. Non pretendiamo nessuna etichetta, non pretendiamo nulla di più che servizi efficienti e raggiungibili in breve tempo. Dissi subito che bisognava ragionare in ottica di Nord Barese, dissi subito che quel Piano di Riordino Ospedaliero prevede una dotazione per l’Ospedale di Corato non in linea con un presidio di primo livello, che prima di smantellare il “Sarcone” di Terlizzi la Regione Puglia avrebbe dovuto potenziare Corato e mettere in sicurezza il presidio di Molfetta.

Emiliano si disse totalmente d’accordo con il merito e con il metodo del nostro ragionamento. Erano presenti suoi collaboratori, c’era mio fratello Marcello Gemmato e c’era anche il sindaco Pasquale Chieco che rammentò lo spirito della Carta di Ruvo. Il presidente andò via promettendo una riunione istituzionale con i Sindaci del territorio.

È passato poco più di un mese da quell’episodio. Tanto è bastato per prendere di nuovo in giro non i sindaci, ma i cittadini del Nord Barese. Complimenti!».

lunedì 8 Luglio 2019

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