Attualità

Prosegue l’emergenza cinghiali: coltivazioni distrutte e danni alle aziende

La Redazione
Chiesta al Parco e alla Regione la convocazione urgente di un tavolo. Carrabba: «Le aziende agricole e zootecniche devono essere tutelate al pari della fauna selvatica»
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Nel
cuore del Parco dell’Alta Murgia, in agro di Altamura, la fauna selvatica
continua, incontrollata, a provocare ingenti danni e ad annientare il lavoro
delle aziende agricole.

Questa volta, i cinghiali in una sola notte hanno
distrutto 40 ettari di terreno, appena seminato e rullato, coltivato a ceci. Il
titolare, disperato, lamenta di aver speso solo per il seme 11mila euro, senza
tenere conto di tutti gli altri costi sostenuti per la preparazione del
terreno.

«Dopo
le diverse denunce a tutti i livelli della nostra Confederazione
– afferma Felice
Ardito
, presidente provinciale Cia Levante – la situazione non si sblocca. I
cinghiali continuano ad aumentare e nessuno provvede a risolvere il problema.
Sotto accusa finisce il Parco dell’Alta Murgia che continua a fare monitoraggi
senza trovare una soluzione a un problema che ogni giorno diventa sempre più
drammatico. Al continuo incremento della fauna selvatica, e alle sue
conseguenze più nefaste, non è stato ancora posto alcun freno.

La salvaguardia
della fauna selvatica è importante, ma ancora più importante è la sopravvivenza
delle imprese agricole, uniche vere realtà che presidiano e valorizzano il
territorio, oltre a generare economia per le proprie famiglie e per il territorio.
Abbiamo bisogno di un controllo efficace della fauna selvatica e la garanzia
del giusto risarcimento per le aziende che subiscono attacchi imputabili alla
fauna selvatica in generale. Ora non ne possiamo più e chiediamo al Parco
dell’Alta Murgia e all’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Leonardo
Di Gioia la convocazione urgente di un tavolo per attivare ogni iniziativa utile
ad affrontare energicamente l’emergenza».

A
gennaio, Cia-Agricoltori Italiani Puglia, in un incontro pubblico ha analizzato
il fenomeno per stilare una serie di proposte da sottoporre al Consiglio
regionale per la modifica della proposta di legge “Norme in materia di
danni provocati dalla fauna selvatica, di tutela dell’incolumità pubblica e
dell’ordine economico”.

«Alle
nostre istituzioni regionali
– ha aggiunto il presidente Cia Puglia
Raffaele Carrabba chiediamo di essere attente e solerti nell’operare
tempestivamente per affrontare di petto la questione. Cia Puglia continuerà a offrire ogni contributo, per quanto le compete, utile a risolvere un problema
che negli ultimi anni sta assumendo dimensioni e caratteristiche sempre più
drammatiche. Le aziende agricole e zootecniche
– ha concluso Carrabba – devono essere tutelate al
pari della fauna selvatica, anche perché rimangono l’ultimo presidio di alcuni
territori e contribuiscono in maniera decisiva alla tenuta del tessuto sociale ed
economico di quelle aree».

sabato 17 Febbraio 2018

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