Politica

Ruvo “Comune riciclone”, il Sindaco: «Guardiamo la Puglia dalla vetta»

Elena Albanese
Il premio è «un'occasione di rilancio per migliorare ancora di più le performance», in attesa della partenza della Sanb
scrivi un commento 308

«Sono orgoglioso, più che soddisfatto, di guardare la Puglia dalla vetta». Esordisce così, sorridendo, il sindaco Pasquale Chieco nel commentare il premio ricevuto ieri da Legambiente, che fa rientrare il nostro fra i "Comuni ricicloni", ovvero quelli virtuosi nella raccolta differenziata.

«Il plauso va ai cittadini, i quali hanno imparato che meno producono rifiuti e più ci guadagnano», ribadisce il Primo cittadino, vedendo nel riconoscimento «un'occasione di rilancio per migliorare ancora di più le performance». Il suo grazie va anche all'Asipu, l'azienda pubblica coratina che si occupa della gestione del servizio, rappresentata in conferenza stampa dal direttore Salvatore Mastrorillo. «Ruvo svetta perchè ha iniziato prima di Terlizzi e Corato, che però stanno emergendo allo stesso modo», spiega Chieco, riconoscendo alla precedente Amministrazione Ottombrini il coraggio di una scelta netta e di un sì deciso che hanno portato molte polemiche iniziali, ma anche ottimi risultati, di cui oggi si colgono i frutti. «Il Comune ci interpellò nel Natale 2011 per una situazione disastrosa e un servizio pessimo», ricorda Mastrorillo. La differenziata non superava il 10%. Secondo il direttore il cambiamento «è tutta una questione di approccio. Non mi ritengo bravo – dice -. Semplicemente noi del pubblico possiamo permetterci una flessibilità che il privato non ha. Ciò comporta una cultura orientata all'attenzione al cittadino e alle sue esigenze». Da qui si parte per «migliorare con l'esperienza, modificando degli aspetti in corsa, se necessario». Dai 200 cassonetti esistenti prima in paese, si è passati a dover gestire 11mila utenze porta a porta; non è semplice ma «i ruvesi sono stati bravi».

Ora la priorità, sancita anche nel premio di Legambiente dalla categoria "Rifiuti free", è la diminuzione del secco residuo, ovvero di ciò che effettivamente finisce in discarica. Oggi ci sono ancora troppi imballaggi e l'approccio deve essere integrato, composto da tante piccole azioni, tra cui fondamentali sono la comunicazione capillare a oltranza e la diffusione della cultura del riciclo.

Un altro obiettivo per l'immediato futuro è colpire i cittadini «indifferenti» alle tematiche ambientali; i campioni del lancio del sacchetto, per intenderci. «Le fototrappole stanno funzionando dentro e fuori la città», rassicura ancora Chieco, ed è stato contestualmente chiesto alla Regione un vero e proprio piano per combattere il fenomeno dell'abbandono incontrollato dei rifiuti nelle periferie e nelle campagne.

«C'è bisogno di un uso responsabile e parsimonioso delle risorse», conclude Mario Paparella, consigliere comunale delegato all'Igiene urbana, che intende ringraziare pubblicamente i ruvesi per quanto fatto fino ad ora, ma – avverte – «non bisogna abbassare la guardia». E si augura che presto si possa definire una modalità attraverso la quale «premiare i cittadini virtuosi».

Nel frattempo, dal punto di vista formale, stenta ancora a decollare la Sanb, ente che dovrebbe gestire il servizio di raccolta nei comuni di Ruvo, Terlizzi, Corato, Molfetta e Bitonto, e di cui proprio l'Asipu dovrebbe essere «la colonna portante», dopo la necessaria transizione giuridica. Un ente nato sulla carta già da tempo, ma che di fatto non è mai partito, rosicchiando nel frattempo capitale sociale. Che deve essere ricostituito (con apposita delibera dei cinque consigli comunali) per poi finalmente – si spera – cominciare a lavorare davvero.

sabato 11 Febbraio 2017

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti