Attualità

La Leanfa a “Connect the dots”

Elena Albanese
Marco Fiore a Bari per parlare della giovane startup ruvese come esempio di industria 4.0. «Un'occasione per far incontrare in modo informale gli attori dei processi di innovazione della Città metropolitana»
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Solo qualche mese fa abbiamo parlato della Leanfa, azienda high-tech made in Ruvo, in occasione della vittoria di un prestigioso premio a Milano. Una piccola realtà che continua a crescere affrontando con determinazione le sfide imposte dall'innovazione. Tanto da diventare anche caso di studio e di condivisione per altri che vogliano intraprendere la stessa strada.

Marco Fiore, uno dei tre ingegneri fondatori dell'azienda, ha partecipato la scorsa settimana a Bari all'evento "Connect the dots" ("Unisci i punti"), un incontro dedicato a giovani, imprese e istituzioni per programmare il futuro delle startup e del rinnovamento sociale della nostra terra. L’evento è stato organizzato da Confindustria Bari e Bat, Asso Service e Fondazione Brodolini

«Si è trattato di un'occasione per far incontrare, in modo piuttosto informale, i principali attori dei processi di innovazione di Bari e della sua Città metropolitana», ci spiega l'ingegner Fiore. L'intenzione era avviare un processo partecipativo da attivare insieme a coloro che, come Leanfa appunto, con grande sacrificio, studio, ricerca e passione, tentano di offrire al proprio territorio proposte nuove e competitive capaci di generare crescita e sviluppo.

Dopo il momento iniziale di presentazione, sono stati infatti attivati tre tavoli contemporanei di approfondimento su altrettanti temi fondamentali, mantenendo il fil rouge dell'incontro: la condivisione. Si è parlato di Rigenerazione urbana e modelli innovativi di riuso e gestione degli spazi pubblici, Innovazione sociale e startup di impresa e Industry 4.0 e infrastrutture immateriali. Proprio su quest'ultimo argomento, insieme a Carepy, Scuola Open Source e Technosec, «Leanfa è stata chiamata a testimoniare la sua esperienza», racconta ancora Marco Fiore. «Il giornalista Vincenzo Rutigliano del Sole24ore, intervistandomi, ha evidenziato come anche una startup, se ben organizzata, può fornire prodotti e soluzioni in totale conformità ai canoni di "Industria 4.0", il nuovo piano strategico per l'economia italiana progettato dal ministro Calenda e dal suo staff, in linea con le direttive europee in ambito di investimenti sulla crescita economica».

E' la cosiddetta quarta rivoluzione industriale, in cui il cambiamento e il rilancio dei settori produttivi richiedono necessariamente l'innovazione tecnologica. Manifatturiero e digitale devono ormai essere connessi in maniera sempre più forte e puntuale, sia sotto il profilo dei processi che dei prodotti. Le "infrastrutture immateriali", organizzazioni più flessibili, prodotti smart, potenza di calcolo, sono fattori che possono davvero determinare il cambio di passo decisivo per il sistema produttivo tradizionale, sia a livello locale, che nazionale e mondiale.

In questo ribaltamento di prospettiva, la giovane azienda ruvese può fare scuola, condividendo idee e obiettivi raggiunti con chi si affaccia a questo mondo. «Al nostro tavolo ha partecipato anche l'onorevole Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera dei Deputati, il quale ha sottolineato il dinamismo e il piglio innovativo delle startup della Città metropolitana di Bari, che distinguono particolarmente il nostro del territorio dal resto del Sud Italia».

giovedì 9 Febbraio 2017

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