Politica

Consiglio di amministrazione Sanb: «Nessuna incapacità di gestione, abbiamo portato a termine gli obiettivi»

La Redazione
De Zio, Drago e Santarella, negano l'incapacità «di gestire una realtà complessa quale quella di una spa» come si legge nell'avviso pubblico
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Ci sarebbe un «errore nella redazione della motivazione dell'avviso pubblico» per la nomina dell’organo di amministrazione della Sanb spa secondo l'attuale cda, il presidente in carica Bianca De Zio, funzionario del Comune di Ruvo, e i due componenti semplici Luciano Drago, funzionario del Comune di Molfetta e Francesco Santarella, funzionario del Comune di Corato.

Nella nota che di seguito riportiamo integralmente, De Zio, Drago e Santarella negano l’incapacità «di gestire una realtà complessa quale quella di una spa» come invece si legge nell’avviso pubblico per la nomina del nuovo organo di amministrazione. E precisano, invece, di aver «portato a termine gli obiettivi assegnati al momento della nomina».

Di seguito la nota integrale

«L’avviso pubblico per acquisire candidature relative alla nomina dell’organo di amministrazione della Sanb spa, Servizi Ambientali per il Nord Barese (Prot. n.27647/2016 prodotto dall’Aro 1Ba e pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Terlizzi in data 14 ottobre scorso) presuppone esplicitamente che le dimissioni annunciate dell’attuale consiglio di amministrazione sarebbero state motivate da «incapacità di gestire una realtà complessa quale quella di una spa».

Nel provvedimento si legge che “gli attuali componenti del consiglio d’amministrazione hanno comunicato le proprie imminenti dimissioni per incapacità di gestire una realtà complessa quale quella di una spa rimanendo, nel contempo, vincolati alle prestazioni lavorative di dipendenti dei rispettivi Comuni”.

Tale assunto richiede una doverosa correzione essendo frutto di un evidente errore nella redazione della motivazione dell'avviso pubblico, in aperto contrasto con il tenore della nostra comunicazione.

Come formalizzato con nota a firma congiunta dei componenti del consiglio di amministrazione in data 29 luglio 2016, ribadiamo che l’attuale cda ha portato a termine gli obiettivi al medesimo assegnati al momento della nomina (luglio 2015). L’incarico al tempo conferito prevedeva l’esecuzione delle attività proprie della prima fase di start up della società.

La nostra richiesta di disimpegno nella società è rilevabile, quindi, negli impegni professionali di ciascuno degli scriventi e negli incarichi ad ognuno dei medesimi assegnati dai rispettivi Enti di appartenenza, particolarmente gravosi, non già nella “incapacità di gestire una realtà complessa quale quella di una spa”, espressione peraltro mai pronunciata.

Per l’appunto nel corso dell’assemblea dei Soci tenutasi in data 28 giugno 2016, si è concordato di limitare l’impegno nella Società dell’attuale cda al solo tempo utile a portare a compimento il procedimento finalizzato all’individuazione delle professionalità alle quali affidare la guida della Società.

Ci preme ricordare che, più volte, l’assemblea dei soci nelle persone dei sindaci e/o rappresentanti legali dei comuni soci (segnatamente Nicola Gemmato, Massimo Mazzilli, Paola Natalicchio, Mauro Passerotti, Pasquale Chieco, Vito Nicola Ottombrini, Michele Abbaticchio e rispettivi delegati) ha ribadito il sostegno e la stima per la professionalità e l’impegno profuso dai componenti del cda, confermati da proposta di riconoscimento di encomio solenne.

In ultimo rileviamo, con estremo rammarico, che tale errato ed equivoco assunto è riportato su un articolo pubblicato sulle testate on line del Livenetwork.It dal titolo “Gestione rifiuti, si cerca un nuovo cda per la Sanb" nel quale si legge che il precedente cda, eletto poco più di un anno fa, avrebbe annunciato le proprie dimissioni per "incapacità di gestire una realtà complessa quale quella di una spa".

Tale notizia è palesemente fuorviante perché mette in serio dubbio in modo ingiusto e surrettizio la capacità professionale degli scriventi.

Pertanto formuliamo all'Aro ed ai comuni tutti associati doverosa istanza di correzione delle premesse del predetto provvedimento; annunciamo che trasmetteremo la presente alla predetta testata giornalistica on line con richiesta di pubblicazione finalizzata ad emendare l'equivoco ingenerato nella pubblica opinione».

mercoledì 19 Ottobre 2016

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