Attualità

Gli agricoltori custodi del territorio. Il Parco dell’Alta Murgia alla ribalta europea

La Redazione
Pubblicati sul sito web della Commissione comunitaria i lavori del seminario con Rocco Colamonaco
scrivi un commento 183

Le buone pratiche per la gestione sostenibile del territorio del Parco Nazionale dell'Alta Murgia alla ribalta europea.

Sono stati pubblicati sul sito web della Commissione Europea i lavori e il documento finale del seminario organizzato il 29 e 30 maggio 2015 a Prespa, in Grecia.

“Networking and Best Practices for Mediterranean Grassland Habitat Types” il titolo del seminario organizzato dalla direzione generale Ambiente della Comunità Europea, con la partecipazione di un giovane agricoltore, Rocco Colamonaco, in rappresentanza del parco.

Colamonaco ha presentato e condiviso con gli agricoltori provenienti da altri cinque paesi del mediterraneo (Grecia, Spagna, Cipro, Francia e Repubblica di Macedonia), la sua esperienza come “agricoltore custode del territorio”, illustrando le attività promosse e messe in atto dall’ente al fine di salvaguardare e mantenere in un buono stato conservazione gli habitat e le specie di importanza comunitaria che caratterizzano il parco nazionale il Sito Natura 2000 “Murgia Alta”, in cui lo stesso parco è totalmente compreso, e in particolare i pascoli naturali mediterranei.

L’esperienza di Colamonaco ha raccolto grande interesse da parte della competente direzione generale dell’Unione e dei rappresentanti degli agricoltori degli altri paesi partecipanti, tanto da considerarla un modello esportabile in tutte quelle aree in cui l’agricoltura è gravata da vincoli essenziali alla conservazione delle peculiarità naturalistiche dei luoghi produttivi.

«La capacità dell’ente parco di interfacciarsi con gli operatori economici del settore primario messa a punto a partire dal 2009 – ha commentato il presidente Cesare Veronico – ha rappresentato e rappresenta tutt’oggi un patrimonio di competenza ed efficacia da custodire gelosamente. Un patrimonio cui possono ispirarsi altre aree naturali protette e la stessa Regione Puglia nell’attuazione del P.S.R. 2014-2020».

Per il direttore dell'area protetta, Fabio Modesti, «la capacità dell’ente di rapportarsi con il territorio e con gli imprenditori agro-zootecnici è il frutto della continua ricerca di meccanismi efficaci tesi a sostenere i servizi ecosistemici che le aziende forniscono anche ai cittadini residenti ben oltre i confini del parco».
 

martedì 8 Marzo 2016

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti