Attualità

Quale futuro per Gal e Gac pugliesi

La Redazione
Si è discusso di fusione dei Gruppi di azione costiera e locale, ma anche della riduzione del numero di questi ultimi, dato il ridimensionamento dei fondi europei destinati alla nostra regione
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Successo di pubblico e interesse lunedì scorso al Cineporto di Bari, dove si è discusso del futuro di Gal e Gac in una tavola rotonda organizzata da Agrinsieme Puglia.

Durante l’incontro si è accennato alla fusione di Gruppi di azione locale e Gruppi di azione costiera, ma soprattutto si è discusso della riduzione del numero dei Gal, dato il ridimensionamento dei fondi europei destinati alla nostra regione (150 milioni di euro).

I criteri di selezione non sono ancora stati stabiliti e saranno argomento di dibattito nei prossimi tavoli istituzionali, durante i quali Agrinsieme si è impegnata ad assicurare un discorso unitario, come ha sottolineato il coordinatore pugliese dell'ente Raffaele Carrabba.

Daniel Dal Corso e Gianni Porcelli hanno illustrato poi il documento che chiede l’istituzione di un Comitato regionale di Coordinamento e di Indirizzo su tutte le future attività dei Gruppi di azione, possibilmente presieduto dall’assessore regionale alle risorse agroalimentari Leonardo Di Gioia, proponendo inoltre alcune idee per il futuro. E proprio Di Gioia ha espresso l’intenzione di premiare gli ambiti territoriali che proporranno una base societaria più ampia e progetti che contengano le istanze reali dei vari portatori di interesse.

Il direttore del Dipartimento Agricoltura e Sviluppo rurale della Regione Puglia Gianluca Nardone, invece, ha promesso una selezione basata esclusivamente sulle progettualità migliori e ha asserito la volontà di cogliere tutti i suggerimenti derivanti dai rappresentanti degli stakeholder, nonchè di istituire il Comitato di Gestione richiesto da Agrinsieme.

La tavola rotonda, coordinata da Carlo Ricci, consulente della Rete rurale europea, ha visto anche gli interventi di Angelo Petruzzella dell'Alleanza delle cooperative del settore agroalimentare, Donato Rossi, presidente di Confagricoltura Puglia, Tommaso Battista di Copagri Puglia, Giuseppe Alagia, direttore della Cia regionale, e di Alberto Casoria di Assogal Puglia, che ha difeso strenuamente il lavoro fatto nella vecchia programmazione e soprattutto ha chiesto di tutelare le persone che vi hanno lavorato.

Non resta dunque che aspettare i bandi, con i criteri che si stabiliranno nei prossimi mesi, affinché i Gal possano proporre i propri Piani di azione locale, che dovranno essere approvati entro ottobre 2016.

mercoledì 20 Gennaio 2016

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