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Lavorare vicino casa? Con Cellulopoli si può

La Redazione
Più che un refugium peccatorum, un'isola felice che ha già dato lavoro a 500 persone e sta per assumerne altre 470
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La disoccupazione e l'emorragia di giovani che abbandonano l’Italia sono fenomeni tangibili, che andrebbero costantemente monitorati e mai sottovalutati, soprattutto nel Meridione.

Ma c’è un Sud diverso, quello che vuole andare avanti promuovendo concrete opportunità di inserimento per chi è in cerca di lavoro nel nord barese e non solo.

Il Sud che funziona prende il nome di Cellulopoli.

Cellulopoli è un'azienda leader nel settore della telefonia fissa e mobile, nata da una brillante intuizione dell’imprenditore terlizzese Giuseppe De Nicolo, amministratore delegato della holding Cellulopoli Spa.

«Cellulopoli nasce nel 2001 – racconta De Nicolo – con la vendita online di cellulari usati. Poi, per evoluzione quasi fisiologica, nel 2005 abbiamo inaugurato a Terlizzi il primo punto vendita di proprietà. L’unicità dell’idea e gli ottimi risultati raggiunti ci hanno spinto a lanciare nel mercato un progetto in franchising, innovativo e redditizio, basato sulla vendita di prodotti e servizi relativi alla telefonia e anche all’acquisto di cellulari usati mediante permuta o pagamento in contanti. La rete franchising vanta oggi oltre 100 affiliati dislocati su tutto il territorio nazionale
Quello che più mi caratterizza è la lungimiranza e il coraggio che mi ha permesso, oggi, di realizzare un nuovo e affascinante progetto: la creazione di un modernissimo call center dedicato alla vendita di servizi telefonici ed energetici
».

Insomma una realtà in continua evoluzione, grazie anche al lavoro certosino di Rosanna Lamparelli, che lo scorso 15 settembre ha “traghettato” l'azienda verso l'attività di vendita telefonica. Il call center, ultima “creatura” in ordine temporale, rientra nella gestione della Cellulopoli srl, di cui  Rosanna Lamparelli è amministratore unico.

Dunque, Cellulopoli Srl è una società controllata dalla Cellulopoli Spa.

«Operiamo all’interno di un mercato economico sempre in fieri e abbiamo raggiunto traguardi importanti. – evidenzia Rosanna Lamparelli – Lo sguardo al passato ci stimola ad  osservare il  futuro con ottimismo e creatività. Siamo consapevoli delle molteplici opportunità lavorative oggi offerte dal  mercato della telefonia e per questo vogliamo adottare strategie funzionali a generare alti livelli di performances. Crediamo nel valore di una buona forza lavoro ma, soprattutto, consideriamo le risorse umane come il vero capitale aziendale, perché non c’è impresa senza uomini».

In questi primi nove mesi di attività, il call center Cellulopoli è diventato sinonimo di occupazione, autentico punto di riferimento nonché volano per l’economia del territorio, assumendo sinora ben 500 nuovi collaboratori.

Emma Ceglie, human resources manager per la comunicazione, la formazione e il coaching, puntualizza con orgoglio: «La sfida che Cellulopoli call center ha lanciato è spazzare via lo stereotipo e dimostrare come gli obiettivi produttivi dell'azienda e il rispetto per i lavoratori possano confluire in una gestione sempre garante di un clima aziendale ameno, finalizzato alla crescita professionale nonché umana del lavoratore. Il luogo comune descrive il pianeta call center come il refugium peccatorum dei nostri tempi, un ambiente lavorativo caratterizzato da scarsa professionalità e poca attenzione verso le risorse operanti. Noi invece ci ispiriamo ai modelli aziendali di matrice europea: organizzazioni in cui il management interagisce proficuamente con le risorse tutte, al fine di alimentare lo spirito di cooperazione e preservare e consolidare un bene comune che chiamasi azienda. Alla base di questo nostro modus operandi, la chiara volontà di valorizzare e centralizzare il ruolo dell'operatore call center attraverso un percorso formativo di sei giorni che si completa con il lavoro quotidiano di coaching dello staff. Questo processo è funzionale a strutturare commercialmente le risorse e ad avviarle, step by step, all'attività di vendita ma soprattutto a creare una precisa identità professionale a prescindere da età, studi e background lavorativo».

Cellulopoli sorge nell’area industriale e artigianale di Terlizzi, proprio accanto al mercato dei fiori, un’altra eccellenza locale. La struttura si estende per 1500 mq e in autunno sarà inaugurata una nuova struttura “gemella” adiacente alla prima.

L’area in cui sorge il plesso aziendale sarà dotata di parcheggio e di un risto-bar, entrambi riservati ai dipendenti. Il confort degli spazi operativi e le tecnologie informatiche impiegate completano il quadro di un’impresa seria e attenta a ogni minimo dettaglio, pronta ad investire per la formazione e la sicurezza del personale.

Sara Sigrisi, call center manager, è approdata a Cellulopoli più di due anni fa. Ha selezionato i primi team leader e operatori e, forte della sua esperienza, è sicura di una cosa: «Il comune denominatore del buon operatore è la voglia di fare, la capacità dialettica di vendere, la voglia di convincere e farsi apprezzare in un ambiente meritocratico, dove i premi di produzione possono addirittura raddoppiare il valore di ogni singola vendita. Infatti, allo stipendio fisso di 4,77 euro all’ora si aggiungono i bonus per i traguardi che i nostri collaboratori possono raggiungere. E ancora, i “business game”: incentivi extra, finalizzati a stimolare lo spirito di squadra e orientare, ludicamente, le nostre risorse al raggiungimento dell'obiettivo produttivo personale concorrendo, così, all'estrazione di viaggi e beni di vario genere. È un lavoro che, come tutti gli altri, se fatto bene regala grandi soddisfazioni».

Basta varcare la soglia per capire che dietro quelle porte c’è un mondo diverso da quello che l’immaginario collettivo tende a dipingere con un’aura di tristezza e, spesso, immotivato snobismo. Gli operatori sorridono, hanno l’aria distesa e non rinunciano a scherzare, pur mantenendo una grande concentrazione sul lavoro da svolgere. Tra loro ci sono padri di famiglia, insegnanti, studenti e casalinghe, ognuno col proprio passato e con un sogno nel cassetto.

Giandomenico è qui da pochi mesi dopo aver interrotto la sua avventura imprenditoriale: «Ora riesco a portare a casa uno stipendio da quasi mille euro al mese e a far sì che alla mia famiglia non manchi più nulla», dichiara soddisfatto.

E poi c’è Rosalba, che è qui dopo aver iniziato quasi per gioco. «È un’azienda molto seria – evidenzia – con persone umane. È un lavoro che crea un’indipendenza economica e aumenta la sicurezza in sé stessi. Ho dei colleghi splendidi con i quali è nata una vera amicizia».

Antonello Cannone, responsabile selezione e amministrazione del personale, evidenzia: «L’azienda è in forte crescita, e procede con una intensa attività di recruiting. A partire dal prossimo primo settembre, il piano aziendale prevede l’inserimento di circa 470 nuove risorse, che andranno a raddoppiare l’organico già in essere».

Per candidarsi, è sufficiente inviare il proprio cv all’indirizzo: curriculum@cellulopoli.it

Insomma, un team efficiente e “portatore sano” di know now, un ambiente giovane, dinamico e stimolante per tutte le risorse che vi operano all'interno.

Il call center, dunque, come seria opportunità lavorativa e non come attività di serie C, affinché si possa finalmente affermare: «Call center? Si, grazie!».

martedì 15 Settembre 2015

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