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Nuove prospettive per i florovivaisti pugliesi, ricerche anche nelle serre Florpagano

la redazione
Il Dipartimento di scienze agro-ambientali e territoriali, in collaborazione con la Fondazione Bonomo, ha svolto ricerche mirate all'introduzione di tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale in piante ornamentali mediterranee
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Una specifica ricerca svolta nell’ambito del progetto PIF (misura 124) “Recupero di redditivita’ e competitivita’ della filiera florovivaistica pugliese” dall’università di bari – Dipartimento di scienze agro-ambientali e territoriali – in collaborazione con la Fondazione Bonomo di Castel del Monte, ha perseguito l’obiettivo di fornire a tutta la filiera  – colpita come altri settori da una difficile congiuntura economica –  concreti strumenti di ripresa. E questo attraverso la creazione di canali innovativi per la promozione e commercializzazione delle piante e dei fiori recisi; lo sviluppo di prodotti ornamentali nuovi e di tecniche agronomiche sostenibili; il miglioramento della gestione dei sottoprodotti e dei rifiuti.

Nello specifico il Dipartimento ha svolto ricerche mirate all'introduzione di tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale in piante ornamentali mediterranee. Presso le serre di Florpagano a Ruvo di Puglia è stato valutato l'uso di un Ammendante Compostato Verde in sostituzione parziale della torba (risorsa non rinnovabile), nella coltivazione di Aloe vera e Dracena; lo stesso prodotto è stato utilizzato presso Südkultur (San Ferdinando di Puglia) nella coltivazione della Dipladenia. Il nuovo substrato sperimentato ha permesso di ottenere piante di qualità estetica pari a quelle in sola torba, permettendo innegabili vantaggi ambientali ed economici.  Al fine di ridurre l'uso di fertilizzanti chimici è stato poi utilizzato un prodotto commerciale ad attività biostimolante nella coltivazione di piante mediterranee in vaso come la Mandevilla ed i risultati hanno evidenziato che per i primi mesi di coltivazione è possibile ottenere piante di buona qualità somministrando solo tale biostimolante.

Per quanto riguarda l'innovazione di prodotto sono state condotte prove di programmazione della fioritura di nuovi ibridi mini, midi e maxi di orchidea ed i risultati complessivi hanno dimostrato un'ottima qualità, sia per il numero di fiori per grappolo che per la durata della fioritura. Inoltre, programmando gli ingressi delle piantine da coltivare in serra nei mesi da luglio ad ottobre si è esteso il periodo di fioritura da novembre a febbraio. La Florpagano ha inoltre potuto introdurre con successo in coltivazione l'Aloe vera, pianta all'attenzione dei consumatori per le sue note  proprietà terapeutiche: depura l'organismo dalle tossine, cura le escoriazioni e gli eritemi della pelle, è un potente anti-infiammatorio naturale.

Dal canto suo la Fondazione Bonomo ha messo a punto tecniche di confezionamento con moderni packaging dei fiori recisi destinati ai mercati del nord Italia e dell’Europa, alternative al tradizionale trasporto in acqua, poco pratico e inficiato dallo sviluppo di muffe grigie che determinano una notevole perdita di prodotto durante lo stoccaggio. Il confezionamento a secco con un film plastico microforato ha permesso di estendere la vita commerciale delle Gerbere fino a 18 giorni dopo la raccolta e di semplificare notevolmente il confezionamento degli Anthurium, fiori di per sé longevi ma con la foglia pigmentata molto sensibile ai danni meccanici. Con il solo ausilio di una busta di film semipermeabile microforato intorno alla scatola si è riusciti a conservare gli Anthurium in eccellenti condizioni per 28 giorni, ottenendo anche un miglioramento nella conservazione della brillantezza e del livello di idratazione del fiore.

venerdì 19 Giugno 2015

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