Attualità

Due strade della zona industriale intitolate ad illustri ruvesi

La Redazione
Dedicate al sergente Michele Marinelli e a mons. Antonio De Palo.
scrivi un commento 774

La Giunta comunale ha intitolato due strade con i nomi di altrettanti illustri ruvesi.

Si tratta di due strade della zona industriale, che hanno visto negli ultimi anni l'insediamento di nuove famiglie e nuove attività produttive.

La prima incrocia l'inizio con via De Curtis ed è a fondo cieco, sarà intitolata "vico Michele Marinelli"; la seconda incrocia l'inizio con via Nilde Iotti ed è a fondo cieco, sarà intitolata "vico Mons. Antonio De Palo". Ecco di seguito i profili e le brevi biografie dei due personaggi.

MICHELE MARINELLI – SERGENTE (1884-1917)
Eroico Sergente appartenente alla 571" Compagnia Mitraglieri, ricevuto l’ordine di resistere in trincea, durante la 1" Guerra Mondiale (1915-1918), combatté valorosamente all’assalto con esemplare coraggio fin quanto fu letteralmente accerchiato e costretto ad arrendersi morendo sul Monte Nero per ferite riportate in combattimento il 24/10/1917. Il Sergente Michele Marinelli è ricordato nell’Albo d’Oro dei Caduti della I Guerra Mondiale (1915-1918) tra i nominativi della Regione Puglia.

ANTONIO DE PALO – MONSIGNORE (1901-1990)
Il 17/10/1926 Ordinazione Sacerdotale — 19/10/1926 Celebrazione 1" Messa solenne e nominato Parroco della Chiesa di San Domenico; nei primi del 1927 Nominato Padre Spirituale della Chiesa di San Rocco rimanendo in carica per oltre 50 anni, durante il quale realizzò diverse attività religiose tra le quali:
– il culto della "Madonna del Buon Consiglio" e istituzione delle consorelle; ,
– il culto degli "Otto Santi" con istituzione confratelli congrega di San Rocco;
– realizzazione della Cappella di San Rocco al Civico Cimitero.
Nominato Delegato e Cancelliere della Curia Vescovile di Ruvo di Puglia. Ordinazione a Canonico titolare 1° Primicerio del Capito Cattedrale di Ruvo di Puglia. 16/04/1967 Ordinazione ad Arcidiacono del Capitolo Cattedrale di Ruvo di Puglia con incarico pro-tempore di Vescovo reggente della Diocesi (durante le assenze del Vescovo titolare). Nominato dal Vaticano "Monsignore onorario" (Prelato d’Onore di Sua Santità); Nominato dal Vaticano "Protonotaro al Soglio Pontificio". Inoltre durante la vita ecclesiastica compose diverse musiche sacre e canti gregoriani, essendo stato eccellente musicista. Esercito la carità con semplicità di cuore ed avviò diversi giovani della Diocesi al sacerdozio. E’ deceduto in Ruvo di Puglia il 04/08/1990.-

venerdì 28 Dicembre 2012

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
il cittadino
il cittadino
11 anni fa

secondo me bisogna intitolare una via a Mons. Francesco Lorusso Parroco di San Domenico e fondatore dell’Oratorio Pio XII

rosa maria ippedico
rosa maria ippedico
11 anni fa

Mi spiace smentire alcune notizie riguardanti la vita di mons. Antonio De Palo.Senza nulla togliere ai meriti del suddetto sacerdote, tengo a precisare parecchi punti importanti:nel 1927 il rettore della chiesa e confraternita di San Rocco era il canonico Angelo Anelli, fratello della mia nonna materna e paterna. Infatti morì improvvisamente il 25 aprile 1932, alla fine del triduo alla Madonna del Buonconsiglio. Quindi il culto di questa Madonna era già in uso prima della nomina di Don Antonio che subentrò al Canonico Anelli. Secondo le memorie dei miei genitori e parenti, è a questi che si deve la nuova statua degli Ottosanti, in sostituzione della vecchia i cui personaggi avevano corpo di paglia e solo le facce e le mani in cartapesta. Anzi mio padre raccontava di come si erano recati a Lecce per comprare la Statua. Per quanto riguarda la cappella cimiteriale, questa era già stata edificata poichè il Canonico Anelli venne ivi sepolto.

Luigi De palma
Luigi De palma
11 anni fa

Confermo le osservazioni della Sig.ra Ippedico quale pronipote di Mons. Antonio De Palo, precisando che il complesso degli otto santi risale al 1920, mentre la nomina del mio prozio a parroco della chiesa di San Rocco è del 1932, a seguito della morte di Don Angelo Anelli . Comunque, il mio prozio va ricordato, oltrechè per le cariche assunte nel tempo sino a giungere al rango di arcidiacono del capitolo della cattedrale di Ruvo e vescovo reggente, soprattutto per aver con propri fondi, e senza nessun ausilio pubblico, istituito una borsa di studio in favore di quei giovani aspiranti sacerdoti che non avevano basi economiche per poter affrontare gli studi presso i seminari.

Luigi De Palma
Luigi De Palma
11 anni fa

Di seguito al commento formulato in data 24 Febbraio 2013, mi vedo costretto a censurare il comportamento della P.A. e del Comune di Ruvio di Puglia, per non aver nemmeno in qualche modo comunicato tale intendimento alla famiglia numerosa di Mons De Palo. Tuttora sono viventi ben sei dei sette niporti del ricordato Monsignore, figli del fratello Vincenzo, e 14 pronipoti con rispettive famiglie.

rosa maria ippedico
rosa maria ippedico
11 anni fa

Gent.le Sig.De Palma, la ringrazio per la rettifica in seguito al mio commento e,avendo personalmente conosciuto il suo prozio, le assicuro che, per i suoi meriti e per tutto quanto ha fatto per la crescita del clero ruvese, era giusto che mons. DePalo fosse ricordato intitolandogli una strada, per non perderne la memoria. Comunque, se questo può consolarla, la P.A. ruvese non ci ha comunicato nulla dell’avvenuta intitolazione di una strada a mio zio, prof. Vincenzo Lorusso. Noi siamo soltanto in tre: la sorella e due nipoti…

Le più commentate della settimana