Attualità

Vincita da 300.000 euro, tra sogno e realtà

Grazia Ippedico e Elena Albanese
I vincitori sono una trentina e le vincite sono circa 10.000 euro a testa
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Qui si parla di sogni. Il jackpot del Superenalotto conferma che milioni di italiani sognano, per esempio, di vincere una grossa cifra di denaro. Giocano e puntano e sperano ogni settimana di esaudire il loro desiderio. Qualcuno, poi, ogni tanto lo realizza. Come? Mettendoci impegno…e continuando a sognare.
Questa è la storia di un fortunato vincitore ruvese, che ruvese non è. E neanche "un" è corretto: il premio se lo sono aggiudicato vari vincitori. Una trentina di persone che ha voluto fidarsi di un sogno. Di quelli veri, che si fanno a letto, di notte.

I nostri protagonisti sono due fratelli. Anzi, no. Sono tre fratelli. Giovina*, la maggiore, ha 39 anni, una figlia e un fratello di 35 anni, Andrea*. Entrambi vivono nel Nord Italia, ma hanno origini pugliesi. Il loro papà è di Ruvo. Il terzo fratello è morto quando era molto piccolo, come spesso purtroppo accadeva fino a pochi decenni fa. Avrebbe compiuto 37 anni il prossimo 14 novembre.

Giovina sogna spesso il fratello defunto, che ricorda, o forse immagina, sempre bambino. Lo chiama il suo angelo. Qualche sera fa l’ha sognato di nuovo. Ha sognato se stessa, sua figlia e Andrea sulla sua tomba. E lui le diceva che avrebbe vinto del denaro, e che altre persone intorno a lei avrebbero potuto approfittarne.
Fin qui nulla di strano. A volte la psiche fa strani scherzi e ci permette di vedere cose che ardentemente desideriamo. Ma all’intenzione seguono le azioni; che sembrano folli ma forse sono solo coraggiose e molto romantiche. Giovina parla con il fratello Andrea, e lui a sua volta coi suoi amici, del sogno. Questi ultimi si appassionano al racconto, decidono di investire addirittura del denaro in una giocata al Lotto da fare, però, si badi bene, a Ruvo di Puglia.

I due fratelli prendono l’aereo per ricongiungersi alla parte di famiglia che riposa in pace. Andrea è emozionato. Vuole dire al fratellino che finalmente lui e sua moglie, dopo anni, aspettano una figlia. E sono felicissimi. La domenica mattina arrivano a Palese. Un cugino va a prenderli e li conduce al cimitero. Dopo, i due si fanno accompagnare ad una vicina ricevitoria e giocano 11-14-73. La data di nascita del fratello.
“Se avessimo giocato anche gli anni che avrebbe compiuto, avremmo fatto quaterna!” racconta Andrea. “Il quarto numero, infatti è il 37". I nostri pazzi e fiduciosi eroi hanno giocato, hanno vinto oltre 300.000 € (!!!) e sono tornati a casa. In giornata. Ce n’è per tutti. Per una puntata totale di 200 €, c’è chi ne ha vinti 5.000, chi 20.000. "C’è chi userà il denaro per comprare un’auto. Chi salderà qualche prestito chiesto. Io userò la cifra per la mia bambina. Mia moglie ha origini tranesi e vorrebbe battezzare la piccola a Trani. Adesso potremo farlo". Tutti contenti, insomma.

Più di una volta Giovina aveva sognato e giocato, ma mai vinto così tanto. Le fanno onore il grande affetto nei confronti del fratello, la scelta di andarlo a trovare, la generosità nel condividere tutto con gli altri.
E per chi scrive e per chi legge, alfine, un piccolo consiglio. I nostri nonni, vecchi saggi, tenevano un taccuino e una matita sempre sul comodino in modo da poter prontamente appuntarsi consigli e numeri da giocare provenienti da amici e parenti in sogno. Toccherà forse riprendere l’abitudine…

*i nomi dei protagonisti sono di fantasia per proteggere la privacy delle persone coinvolte nel fatto

giovedì 21 Ottobre 2010

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