Cronaca

Il pullman parte in anticipo e i passeggeri restano a Ruvo

Danila De Vincenzo
Ennesima protesta dei passeggeri della Marozzi
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Sconcerto? Incredulità? Rabbia? Quali sentimenti avranno animato i passeggeri che hanno atteso invano l’arrivo di un autobus della Marozzi (destinazione Roma), in alcuni paesi dell’hinterland barese? Dieci minuti, mezz’ora, un’ora, fermi in attesa di un pullman passato e ripartito prima dell’orario prestabilito.

I più “fortunati” raccontano di essere giunti con un tale anticipo da poterlo vedere fermarsi e andar via anzitempo. E via ad inseguirlo con la propria auto! Altri ancora si sono dovuti districare in tragicomiche telefonate al centralino dell’azienda barese, per ottenere risposte evasive e spesso del tutto fuorvianti.

L’ultimo caso risale a mercoledì scorso, quando il noto autobus rosso a due piani è passato a Ruvo con ben 8 minuti di anticipo. A rimetterci, come al solito, sono stati i viaggiatori! Per molto meno –un minuto di anticipo– lo scorso dicembre, i passeggeri di un treno in partenza da Roma Termini avevano addirittura chiesto l’intervento delle forze dell’ordine e mobilitato massicciamente le associazioni dei consumatori.

Recentemente è la Marozzi, azienda di trasporto che opera in Puglia, Basilicata, Campania, Lazio e Toscana, che ha lasciato interdetti molti dei suoi clienti. Si tratta di casi fortuiti? Disorganizzazione interna all’azienda? O, piuttosto –come verrebbe naturale supporre– si tratta di errori perpetrati a danno di paesini ritenuti tappe di serie B, fra cui Ruvo, Terlizzi e Corato?

In via informale la giustificazione più ricorrente è che anticipando la partenza di qualche minuto si riesce a recuperare il tempo che si perde in alcuni tratti del percorso. Ma, naturalmente, non si capisce a chi possa giovare una soluzione di questo tipo, visto che così il pullman viaggia con un numero certamente inferiore di passeggeri e quelli che restano a terra difficilmente ripeteranno l’esperimento.

Eppure per risolvere un problema tanto lamentato, basterebbe dotare ogni fermata di un display collegato ad un GPS. Il servizio offerto risulterebbe ottimizzato, i clienti soddisfatti e l’azienda eviterebbe una pioggia di reclami.

Si dice che i ritardi sono da sempre una consuetudine tutta italiana. La puntualità e il rispetto degli orari ufficiali è, al contrario, una scommessa difficile da vincere. Ma perché ad aspettare devono essere sempre e solo i passeggeri? Un servizio efficiente è quello che gli utenti si aspettano, un’attesa vana è quella che la Marozzi purtroppo sovente fornisce.

martedì 26 Gennaio 2010

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cinghialotto
cinghialotto
14 anni fa

…mah, uno che deve partire per roma, o altra destinazione lontana, e non si trova già alla fermata 10 o 15 minuti prima della partenza…assurdo. a volte,siamo noi causa del nostro male… dice il rpoverbio “alzt subbt la matine e frich u’cumbcin”