Attualità

Ruvo premia il suo “miglior Presepe”.

Elena Albanese
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“Tradizione” è stato il leit motiv della cerimonia di premiazione del Concorso “Miglior Presepe”, svoltasi come di consueto ieri (sabato 6 gennaio, nda) nella Chiesa del SS. Redentore. Un evento organizzato dalla Pro Loco di Ruvo di Puglia da circa 40 anni, sempre con un positivo riscontro da parte della cittadinanza. Quest’anno i partecipanti sono stati una trentina. Un invito al recupero e alla valorizzazione della cultura e delle usanze più antiche è giunto da più parti, nel corso dei brevi ma numerosi interventi. Il Presepe come elemento centrale del richiamo all’antico dà lo spunto al Sindaco per un monito affinché “nessuno dimentichi da dove veniamo”.

Non a caso la serata inizia, dopo i saluti di rito alle Autorità intervenute, con una minuziosa descrizione storico-architettonica della Chiesa ospitante e un suggerimento a camminare “guardando in alto per riscoprire le bellezze del nostro paese”. Il pubblico viene poi intrattenuto dall’armoniosa esibizione della Corale Don T. Bello della “S.M.S. Carducci – Giovanni XXIII” diretta dal prof. Rocco Di Rella. A seguire, il gradito ritorno, dopo 10 anni di assenza, del Quartetto Rubastino, che conclude il suo ensemble con la più nota delle Ave Maria, quella di Schubert.

E’ un peccato che la premiazione vera e propria sia giunta dopo oltre un’ora di pur piacevole “introduzione”, che ha però portato una buona parte del pubblico ad abbandonare la cerimonia prima ancora di conoscere i nomi dei vincitori. Molte le defezioni anche di coloro che avrebbero dovuto ritirare coppe o diplomi di partecipazione. Tra qualche imbarazzo, dovuto alle inaspettate assenze, si è comunque proceduto alla lettura delle motivazioni e alla consegna dei riconoscimenti.

Il Presidente della Commissione esaminatrice, Salvatore Bernocco, ci tiene a precisare che “non ci sono Presepi scartati”, ma che semplicemente si è deciso di premiare quelli che avessero un quid di originalità e peculiarità che li distingueva dagli altri, comunque tutti degni di nota. Prima ad essere premiata è stata la categoria Scuole. Una Menzione Speciale per la Scuola Materna “F. Rubini” per il suo Presepe che “parla di cose importanti”, ma racchiude tutto il suo significato in una sola frase che sormonta la grotta: Gesù seme di vita in mezzo a noi. Primo premio assegnato invece alla Scuola Elementare “G. Bovio” per un Presepe, realizzato da 8 alunni con l’aiuto dei docenti, che, letteralmente, “trasuda ruvesità”.

Per quanto riguarda le Associazioni, Menzione Speciale all’A.V.I.S., che “esprime un messaggio ricco attraverso un’ambientazione povera”. Altra segnalazione, stavolta nella categoria Chiese e Parrocchie, per il Santuario “Madonna Delle Grazie”. Un Presepe di strettissima attualità, che rappresenta le tre religioni monoteiste strette intorno alla figura di Gesù Cristo. Un auspicio di Pace Universale mai tanto auspicabile quanto oggi. Primo premio, invece, assegnato alla “Parrocchia S. Giacomo Apostolo”, che ha rappresentato una scena di ordinaria umanità, sullo sfondo di rovine. Maria e Giuseppe sono solo sagome: è evidente la contrapposizione tra la Vita (la Natività) e la Morte che la circonda e la speranza di una vittoria della prima sulla seconda.

Per la sezione Confraternite, segnalata quella della Purificazione – Addolorata, che mette una tenda al posto della capanna, come simbolo del coronamento di un cammino spirituale. Menzione Speciale a Clito Rosso e Michele Pellegrini e, per le Famiglie, a  Giuseppe Amato con la sua fedele riproduzione di Piazzetta Le Monache come ambientazione della Natività (opera che ha comportato circa un anno di lavoro) e a Vincenzo Lorusso che ha rappresentato Cristo al centro dei 5 Continenti.

Infine, il podio è stato conquistato da Massimiliano De Silvio, al terzo posto con una composizione di 140 pezzi tra i quali spicca la statuetta del Bambin Gesù proveniente proprio da Betlemme. Medaglia d’argento alla famiglia Adessi e vincitore del concorso il giovanissimo Alberto Di Gioia, il cui Presepe, a detta stessa della Commissione, provoca “incanto” in chi lo osserva e ha un nonsoché di spirituale che invita alla riflessione e alla preghiera.

lunedì 8 Gennaio 2007

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