Officina. E’ stata chiamata così dal "consiglio direttivo" dell’Ente Parco nazionale dell’Alta Murgia (di casa a Gravina) e si tratta di una sorta di «ufficio tecnico/laboratorio» per elaborare il fondamentale «Piano del parco» ed il regolamento di disciplina. La decisione, assieme ad altre importanti novità, è venuta fuori in un’ultima riunione del vertice di governo incaricato dallo scorso anno nell’attività gestionale del grande Parco naturalistico. Tra queste anche la realizzazione di centri visita e di prima informazione (agro di Ruvo), l’approvazione del documento sullo spandimento di reflui oleari e di sanse nel territorio, le direttive per contributi e finanziamenti, per finire ad alcuni regolamenti.
Previsti nell’agenda del consiglio direttivo, innanzitutto, i criteri di elaborazione del fondamentale «Piano» del parco (come dire il Piano Regolatore della grande maglia naturalistica di oltre 60mila metri quadri, all’interno dei 13 comuni facenti parte) e del suo regolamento.
"Un Piano per il parco ed il regolamento – sottolinea la nota dell’Ente – rappresentano gli strumenti principali per la gestione del territorio". Questi – continua – "hanno effetto di dichiarazione di pubblico generale interesse, di urgenza e di indifferibilità per gli interventi in esso previsti e sostituiscono ad ogni livello i piani paesistici, i piani territoriali o urbanistici e ogni altro strumento di pianificazione".
Per fare questo sono risultati "innovativi i criteri approvati in base ai quali i redattori del Piano dovranno articolare analisi e proposte, elaborate in una «Officina del Piano» ubicata in una struttura messa a disposizione gratuitamente dal Comune di Ruvo, accessibile a quanti vorranno conoscere e discutere le scelte e rappresentare le proprie istanze in corso d’opera".
"Un’approvazione ed una gestione del territorio affidata ad un insieme di norme condivise – evidenzia la nota – e non più ai soli divieti e prescrizioni delle norme di salvaguardia".
Tra i punti, inoltre, l’attivitazione dell"accordo di programma" con la Regione Puglia finalizzato all’utilizzazione delle risorse finanziarie disponibili (Por Puglia 2000-2006) per i primi interventi di infrastrutturazione leggera del Parco.
Sempre su Ruvo, proposti interventi per realizzare «centri visita» e «punti di prima informazione». Varate inoltre le direttive sull’erogazione di contributi e il documento riguardante lo spandimento di reflui oleari e di sanse sul territorio, per disciplinare l’antica pratica che potrebbe "rivelarsi pericolosa per il sistema idrologico superficiale e sotterraneo e per gli habitat naturali".