Sono passati solo tre mesi dall’istituzione del Parco dell’Alta Murgia ed è già polemica.
Nicola Amenduni, di Rifondazione, Michele Di Lorenzo, dei Verdi e Gabriella Fagioli del WWF, tre dei tredici consiglieri del parco dell’Alta Murgia contestano il presidente, Gerolamo Pugliese accusandolo di "gestione monoscratica".
I tre consiglieri accusano il consiglio direttivo di non esser stato aperto a "un percorso partecipato da parte dei soggetti portatori d’interessi diffusi" nella fase di redazione dello Statuto.
Il presidente Pugliese risponde: "A una prima lettura pare un pretestuoso, incomprensibile e gratuito documento di due personaggi in cerca d’autore. La Fagioli ha partecipato ai lavori e ha anche votato la pianta organica".
I tre dissidenti apprezzano solo la parte dello statuto in cui si dichiara di voler "superare" la presenza della servitù militare. Intanto oggi è convocato il consiglio d’amministrazione per dare il via libera allo statuto e per decidere quale terna di nomi mandare al ministero a Roma per essere eletto direttore.
Il vero disappunto dei tre consiglieri è per la pianta organica: "Non condividiamo la prassi utilizzata per l’affidamento degli incarichi temporanei, per l’espletamento di funzioni amministrative, che pur rivestono carattere di urgenza". I tre consiglieri chiedono "il rispetto dei principi di pubblicità, pari opportunità e trasparenza".