L’AS Ruvo vince meritatamente sul campo del Giovinazzo per 6 reti a 4 conquistando tre punti importanti per la salvezza, grazie alla tripletta del brasiliano Gumiero, ai due gol di Bucci e al gol di capitan Piacenza.
Una vittoria segnata da un episodio poco calcistico che ha compromesso la carriera di Gino Caldarola. Una reazione "omicida", un’intenzionale entrata a forbice sul ginocchio di Caldarola da parte di quel Ciardi del Giovinazzo che non aveva niente di meglio da fare se non di rompere il ginocchio di un giocatore di calcio come lui. Una azione di vendetta senza cause, un atto di bullismo ingiustificato.
Doveva essere una partita di calcio a 5, una partita tra giocatori professionisti, ed invece è stato il trionfo della violenza e delle miserie del Sig. Ciardi. Tutto succede nei primi minuti di gioco; i giocatori del Giovinazzo fanno male e ad un entrata pericolosa di Balthazar, il ruvese Caldarola reagisce senza comunque colpire l’avversario. Dopo pochi istanti arriva la vendetta della "miseria"; entrata da macellaio del Ciardi e Gino Caldarola smette di giocare; per sempre.
La cronaca di una partita che doveva narrare del grande spettacolo di un sabato pomeriggio, animato dalle calde tifoserie del Giovinazzo e del Ruvo e dalle brillanti giocate di Gumiero e compagni ma che invece non approfondiamo per lasciare spazio al dolore e alla riflessione.